Keke Palmer non si vergogna di allattare in pubblico: “È quello che è, figli di puttana”.

Keke Palmer sta reclamando senza mezzi termini il suo spazio. Nell’episodio del 19 settembre del suo podcast “Baby, This is Keke Palmer”, l’attore e neo-mamma ha parlato apertamente dell’allattamento al seno con l’ospite speciale Janelle Monáe. Mentre parlava dell’importanza del piacere, della sessualità e dell’emancipazione personale, la Palmer ha condiviso come ha imparato a superare l’ansia associata al pompaggio in pubblico.

“Credo che a volte mi vergogno molto quando sono in spazi pubblici, perché non voglio mettere a disagio gli altri, e ho dovuto imparare a non preoccuparmi di questo”, ha detto a Monáe. “È una sensazione davvero brutta quando si ha la sensazione di mettere in imbarazzo qualcuno con cui si è in compagnia o di essere imbarazzanti in pubblico”.

Superando queste paure – soprattutto alla luce della recente vergogna pubblica da parte del padre di suo figlio – la Palmer ha detto che sta lavorando per sentirsi più a suo agio ovunque si trovi. “So che le persone cercano di essere d’aiuto, ma sono stata in giro, ho fatto pompaggi in pubblico ed è come se fosse quello che è, figli di puttana”, ha continuato. “Le persone dicono: ‘Abbiamo una stanza per questo, se vuole andare nella stanza’, e io dico: ‘Beh, se la stanza vi fa sentire a vostro agio, mi va bene in ogni caso, perché il bambino mangerà a prescindere'”.

“È quello che è, figli di puttana”.

Nonostante l’allattamento al seno sia un atto del tutto naturale, farlo in pubblico sembra essere ancora una grande fonte di controversie. Le storie dell’orrore dell’allattamento al seno in pubblico continuano a riempire Internet, facendolo sembrare un compito scoraggiante invece dell’esperienza senza stress che le famiglie meritano. La determinazione della Palmer ad allattare in pubblico, o ovunque le piaccia, è un incoraggiante promemoria del fatto che lei merita di occupare spazio.

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“Le persone si liberano guardandoti”, ha detto Monáe. “Lei dice: ‘Non mi dici cosa fare con il mio corpo, non mi dici come comportarmi come madre, non lo definisci tu, lo definisco io’ ed è quello che dico anch’io”.

Fonte immagine: Getty / Noam Galai